LE TECNOLOGIE DIDATTICHE NEL PASSATO E NEL PRESENTE


Riflessioni conclusive sulla ricerca

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  1. Giulia Paparusso
     
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    Le teorie didattiche

    La teoria costruttivista, teoria didattica sviluppatasi nel 1900, è presente in entrambe le metodologie riscontrate nelle scuole analizzate. Essa si basa sulla costruzione del sapere da parte dell’alunno. Per apprendere adeguatamente i bambini e i ragazzi devono poter conoscere esperienzialmente i contenuti della conoscenza, questo accade nella scuola media quando testano il motore a scoppio e comprendono il suo funzionamento prima della spiegazione teorica del professore. Altro aspetto da tenere in considerazione è che nelle due scuole si dà spesso la possibilità agli alunni di fare ricerche su argomenti non ancora trattati in classe. Sono i ragazzi che, con l’uso di libri e di internet, possono costruire la propria conoscenza su determinati argomenti.
    Non trascuriamo poi l’importanza della collaborazione per un buon apprendimento, è, infatti, indispensabile anche la costruzione del sapere insieme agli altri, perciò nei nostri casi insieme ai compagni. Sia alle elementari che alle medie sono promossi diversi lavori di gruppo che rendono più incisivo l’apprendimento degli argomenti ricercati insieme.
    Apprendere facendo non è un’idea solo costruttivista ma anche Freinet, Dewey e Don Milani ne hanno parlato in diverse occasioni, ritenendolo un aspetto molto significativo per l’apprendimento dei fanciulli.
    Un'altra esperienza didattica di cui abbiamo riscontrato l’influenza nelle due scuole è quella di Freinet. Freinet è un esponente dell’Attivismo del 1900 il cui pensiero e pratica hanno portato significative innovazioni alla didattica internazionale. In entrambe le scuole si svolgono gite d’istruzione viste dagli insegnanti, come già da Freinet, essenziali per l’apprendimento con una modalità innovativa e non con la classica lezione frontale. Uno degli strumenti maggiormente impiegati nella didattica di Freinet era la conferenza. I ragazzi esponevano alla classe vari argomenti di cui si erano occupati da soli così da divenire oro stessi i maestri dei compagni. Questo accade nella scuola media ricercata, dove i ragazzi svolgono ricerche a casa e che presentano di solito attraverso la LIM a tutta la classe integrando o sostituendo la spiegazione dell’argomento da parte del professore.
    Un modello didattico riscontrato nella scuola elementare è quello narratologico, oggi piuttosto diffuso. Questo modello prevede che per insegnare al bambino si racconta, per spiegare un concetto sia fa un esempio raccontando una storia o mettendo il concetto sotto forma di storia così da far comprendere meglio ciò che si vuole spiegare. Un esempio è la spiegazione dei tempi: prima, poi e durante. Le maestre narrano una storia con alcuni personaggi che compiono azioni in un primo momento, in un secondo, eccetera. I bambini dovranno inserire in una linea del tempo le diverse azioni e spiegare alla maestra le loro scelte.

    Motivazione alla base dell’uso delle nuove tecnologie


    Vi sono differenti motivazioni alla base dell’uso delle nuove tecnologie, rintracciabili tra le opinioni degli insegnanti delle due scuole e tra quelle degli esperi del settore.
    Il primo motivo da considerare concerne la possibilità di visualizzare immagini e di apprendere tramite esse che i nuovi mezzi danno. Questa esigenza di apprendimento tramite immagini è molto sentita dagli scolari che vivono in una società incentrata sull’uso, a volte anche eccessivo, delle illustrazioni. E’ quindi giusto anche a scuola mettere a disposizione degli alunni foto e illustrazioni che supportino la spiegazione di determinati argomenti.
    Questa metodologia didattica è supportata anche dal fatto che oggigiorno si parla di “cervello visivo” con il cui si intende affermare che l’immagine funziona meglio del testo scritto, perché con quella si riesce a farsi capire meglio. Inoltre è più efficace quando riesce a semplificare la realtà. A volte si ricorre all’utilizzo di immagine ambigue scaricate da internet e proiettate con l’ausilio della LIM per riprendere l’attenzione della classe.
    Per poter vivere nella società odierna e in quella futura è necessaria un’alfabetizzazione informatica. Il computer, internet e le varie tecnologie multimediali sono molto diffuse e perciò il loro uso accurato rende possibile l’integrazione sociale. Spesso le occasioni di comunicazione e di relazione con gli altri sono mediate da mezzi tecnologici. Essi rendono maggiormente semplici molte attività quotidiane: una ricerca, la scrittura di una lettera o di un curriculum. In particolare una professoressa delle medie ha sottolineato l’importanza per i ragazzi di sapere usare bene un programma per video scrittura (in particolare saper formattare un testo, inserire tabelle, grafici e immagini) ma anche i programmi per costruire presentazioni. Senza dimenticare che l’elaborazione di documenti digitali ed il loro salvataggio corretto in un archivio aiuta i ragazzi a organizzare il loro lavoro, aspetto da non trascurare per l’educazione degli alunni. Con una guida attenta e adeguata del docente anche l'uso di internet potrà portare alla navigazione consapevole, finalizzata e non casuale, pericolo piuttosto diffuso oggigiorno specialmente tra i giovani.
    Una seconda categoria di motivazioni dell’accesso a scuola delle nuove tecnologie è rappresentata dall’utilità che esse hanno, riscontrata da chi se ne occupa. Vediamo nello specifico la LIM e il tablet.
    L’utilità della LIM si può vedere dai suoi vantaggi principali: la visualizzazione in grande, l'utilizzo delle tecnologie a favore di tutta la classe, la semplificazione dei concetti, l'interattività, l'aggregazione di risorse multimediali. L'interattività della LIM è data da molteplici livelli; riguarda sia la possibilità di intervenire personalizzandoli su tutti i file presenti sullo schermo, sia la possibilità anche fisica di agire sulla lavagna, sia, infine, in presenza di collegamento al web, la possibilità di accedere dalla classe alle risorse di internet. La LIM non ha un carattere auto-esplicativo, ma permette di costruire un percorso didattico coinvolgendo gli studenti in presenza. Richiede, pertanto, una partecipazione attiva, è sempre aperta a modifiche successive, ha la funzione di catturare l’attenzione degli alunni ed è anche uno strumento potente di condivisione. Un’altra funzione è quella di scaffolding, cioè fungere da supporti e sostegno per la co-costruzione delle abilità degli alunni, sostegno esterno per valorizzare le potenzialità di ogni alunno e per cercare di agevolare anche gli alunni che hanno difficoltà di apprendimento. La LIM, pertanto, ha una funzione di rafforzamento della valenza didattica.
    Ciò che è d’obbligo precisare è che, specialmente nella scuola media, viene fatto un uso piuttosto strumentale della LIM, impiegata spesso come un videoproiettore, anche per supplire la mancanza di essi nella aule scolastiche. Sia le maestre che i professori intervistati però ci hanno confessato la loro volontà di avere più LIM, magari una per classe, affinché si possa davvero cambiare la didattica in aula. Purtroppo i loro desideri non sono realizzati a causa di una mancanza di fondi. Da non trascurare però è anche un'altra affermazione che hanno fatto gli intervistati: essi non si sentono formati a sufficienza nell’utilizzo delle tante possibilità date dal supporto LIM, è loro desiderio e auspicio che la scuola o il provveditorato possa mobilitarsi in tal senso creando appositi corsi.
    Il tablet, altra tecnologia da non trascurare se si analizza l'utilità, presenta diversi vantaggi. Fornisce la possibilità di avere a disposizione un numero maggiore di pagine e illustrazioni e di contenuti multimediali quali video, musiche o parlato e di avere strumenti compensativi per dislessici. Per le diverse discipline esiste un ampio catalogo di software, questi ultimi in genere adottano un modo ludico per condurre ad un più acceso interesse e rapido apprendimento, utilizzando giochi, quiz di vario genere. I tablet con il sistema Android per una scuola sono l’ideale per navigare sul web. Grazie ad alcuni software e allo schermo tattile, il tablet si può trasformare nella tastiera di un pianoforte, dove l’alunno può suonare e vedere la sua musica scritta direttamente sul pentagramma. Atra possibilità del tablet è che si può trasformare in una tela per dipingere, dove l’alunno traccia forme e colori direttamente con le dita, operazione completamente diversa rispetto a quella che si compie con l’ausilio del mouse.
    Nelle scuole che abbiamo analizzato non sono presenti tablet ma entrambe desidererebbero averli. La causa della mancanza è, come per la LIM, l’assenza di fondi adeguati, senza dimenticare che il personale scolastico non comunque formato per usarli anche se li avessero.
    Una delle ulteriori motivazioni sull’utilità dei supporti innovativi alla didattica, come hanno sottolineato alcuni docenti, è l’aiuto che forniscono all’apprendimento dei ragazzi con deficit. Da quando sono stati inseriti i computer i bambini dislessici sono stati molto facilitati nella scrittura, senza dimenticare l’esempio già fatto sull’uso dell’immagine per insegnare al ragazzo tetraplegico il peso e il volume.
    In conclusione è importante ricordare che, perchè le nuove tecnologie possano portare vantaggi alla didattica, è necessario utilizzarle con consapevolezza e non dimenticare l'importanza delle vecchie tecnologie. Un lavoro integrato tra vecchie e nuove tecnologie allontana il pericolo di completa dipendenza dagli strumenti, così che gli alunni possano pensare alla "macchina" proprio come a un semplice strumento e non la conditio sine qua non dell'apprendimento. Una guida certa e consapevole da parte dell'insegnante è un buon deterrente.

    Confronto tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

    Al termine di questa ricerca è opportuno effettuare un paragone per comprendere le differenze e analogie nell’uso delle tecnologie tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
    Possiamo affermare che, anche se in città differenti, le tecnologie utilizzate risultano essere più o meno le stesse.
    Possiamo partire da alcune riflessioni sulla LIM. In entrambe le scuole viene utilizzata principalmente come proiettore di slides e filmati. Nella scuola primaria questo dispositivo viene impiegato maggiormente per proiettare racconti o canzoni che aiutino a memorizzare concetti come quella dell’alfabeto inglese. Nella scuola secondaria viene utilizzata più come strumento di sintesi della spiegazione orale del professore o per visualizzare immagini, nel caso di arte viene usata per proiettare dei quadri che gli alunni devono copiare e commentare.
    Le slides stesse cambiano come tipologia tra la classe prima e la terza della secondaria di primo grado, infatti, nel primo caso sono più colorate e hanno più animazioni, mentre nel secondo caso sono molto dense, non sono colorate e mancano le animazioni. Cambia anche di conseguenza la percezione del professore dell’utilità delle slide. Nel primo caso servono più per attirare l’attenzione, nel secondo più come supporto didattico.
    Alla scuola secondaria inferiore talvolta sono gli alunni che preparano alcune slides a casa spesso come resoconto di una ricerca effettuata da soli o in piccolo gruppo, cosa che non accade nell'altra tipologia di scuola.
    Si può notare una differenza e anche una continuità per quanto concerne la modalità di esposizione del risultato di un lavoro di gruppo. Se c’è una continuità da parte di entrambe nell’utilizzo del cartellone, non si può dire lo stesso della presentazione di Power Point che viene utilizzata solo dai ragazzi delle medie.
    Per quanto riguarda i filmati si nota una certa continuità tra primaria e secondaria inferiore sia nella proiezione con la LIM sia attraverso la televisione. Sicuramente diversa è la tipologia dei video: alla primaria si punta di più su video divertenti, poiché alla base c’è l’idea di imparare giocando, mentre alla secondaria inferiore si punta di più su un video nozionistico.
    Per quanto concerne l’utilizzo del PC notiamo innanzitutto un uso maggiore da parte dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado poiché, essendo più grandi, risulta più semplice recarsi più spesso in aula informatica grazie alla loro maggiore autonomia.
    Paragonando l’uso dei computer possiamo notarne due divergenti. Alla scuola primaria viene impiegato di più per svolgere esercizi sotto forma di gioco, come per esempio quelli matematici piuttosto che di grammatica, mentre alla scuola secondaria viene usato per svolgere esercizi. Nello stesso sito www.matematicamente.it si possono svolgere sia giochi didattici sia esercizi.
    Per quanto concerne i programmi utilizzati entrambe ricorrono all’uso di Word o di Word pad, mentre la scuola media inferiore utilizza anche Excel per creare grafici o fare conti di matematica, oltre a Power Point per presentazioni e Cabrì per esercitazioni di geometria.
    Le maestre e le professoresse cercano di promuovere l’uso del PC anche a casa per svolgere i compiti. Le modalità sono differenti: alla scuola primaria le maestre danno agli alunni una chiavetta usb con alcuni giochi didattici da svolgere, mentre le professoresse caricano su sito della scuola alcuni esercizi che vengono assegnati come compiti da effettuare a casa.
    Per quanto concerne il sito della scuola vi è anche qui una divergenza tra le due scuole. Quella primaria lo utilizza solo per comunicare avvisi, l’orario delle lezioni e per pubblicare alcuni lavori e progetti fatti a scuola dagli alunni, quella secondaria in aggiunta lo usa per caricare alcuni esercizi che i ragazzi dovranno svolgere a casa.
    Un’altra tecnologia è la macchina fotografica che viene utilizzata prevalentemente nella scuola primaria poiché a quell’età è ritenuto più importante dalle maestre associare a un concetto un’immagine, manca l’uso nell’altro grado di scuola.


    In conclusione della ricerca non possiamo non cercare di comprendere quali siano i punti di possibile sviluppo. Sarebbe stato interessante fare un confronto con una scuola superiore per vedere le continuità e le diversità con gli altri due gradi di istruzione. Sicuramente sarebbe stato interessante estendere l’analisi anche ad altre scuole per avere una prospettiva più ampia e quindi un analisi più approfondita della situazione didattica attuale.

    Edited by Giulia Paparusso - 22/1/2012, 23:57
     
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